Carta dei diritti della Comunicazione

In un lungo percorso, iniziato nel 1985 e conclusosi nel 1992, il National Joint Committee for the Communication Needs of Persons With Severe Disabilities (Comitato Nazionale congiunto per le necessità comunicative di persone con disabilità grave) ha messo a punto della linee guida dirette a sviluppare il livello di comunicazione di e con le persone con disabilità grave. Del comitato hanno fatto parte molti enti statunitensi, pubblici e privati, e alcune delle indicazioni contenute in questo documento sono state recepite dalla legislazione federale USA. L’elemento più importante di queste linee guida ci pare sia la “Carta dei Diritti della Comunicazione” che ci è sembrato utile mettere a disposizione anche di coloro che in Italia hanno a che fare con l’afasia.
Di seguito la traduzione dell’A.IT.A. Federazione.

Carta dei diritti della Comunicazione*

Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità ha il diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della propria esistenza. Oltre a questo diritto di base, altri e più specifici diritti devono essere garantiti in tutte le interazioni e gli interventi rivolti a persone con disabilità grave.
In particolare:

  1. Il diritto di richiedere gli oggetti, le azioni, le situazioni e le persone desiderate, così come di esprimere preferenze e sentimenti.
  2. Il diritto di disporre di scelte e alternative.
  3. Il diritto di rifiutare oggetti, situazioni, azioni non desiderate e di declinare tutte le offerte proposte.
  4. Il diritto di chiedere e ottenere attenzione e scambi comunicativi con altre persone.
  5. Il diritto di richiedere informazioni riguardo a oggetti, persone, situazioni o fatti di proprio interesse.
  6. Il diritto di veder attivare tutti gli interventi o le terapie necessari a permettere di comunicare messaggi in qualsiasi modo e nella maniera più efficace possibile, per quanto la propria disabilità lo consenta.
  7. Il diritto di veder riconosciuti comunque i propri atti comunicativi e di ottenere una risposta anche nel caso in cui l’interlocutore non sia in grado di soddisfare la richiesta.
  8. Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio di comunicazione aumentativa-alternativa, o altro, e il diritto di averli sempre in buone condizioni di funzionamento.
  9. Il diritto di disporre di occasioni e contesti che prevedano ed incoraggino le persone con disabilità a partecipare come partner comunicativo a tutti gli effetti a scambi relazionali con altri individui, anche propri pari.
  10. Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente di vita più prossimo.
  11. Il diritto di vedersi rivolgere atti comunicativi che riconoscano e rispettino la propria dignità e, in particolare, di partecipare a conversazioni relative a persone portate al proprio cospetto.
  12. Il diritto di ricevere messaggi significativi, comprensibili e appropriati dal punto di vista culturale e linguistico.

*National Joint Committee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992